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WO LONG FALLEN DYNASTY: La Recensione

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Dal Giappone di Nioh alla Cina di Wo Long! il Team Ninja ritorna alla carica in gran forma, dopo la splendida parentesi dei due Nioh ed il mediocre Stranger of Paradise, (che ha ottime meccaniche di base,  ma terribili scelte di storia), arriva il turno di  Wo Long: Fallen Dynasty. Per tutti i fan trepidanti dei souls-like made in Koei-Tecmo, siamo pronti a tranquillizzarvi immediatamente, dichiarando che il nuovo titolo rappresenta il degno e perfetto successore spirituale di Nioh. Il team di sviluppo è partito dalle solide basi dei 2 capostipiti, per migliorarne quasi ogni aspetto, il tutto condito da un pizzico di Sekiro. Il risultato è un grande action game!

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Wo Long mette in scena un plot in stile Onimusha, ambientato nel periodo dei Tre Regni della storia cinese. Vi sarà, quindi, quella spledida commistione che ha reso famosa la serie Capcom, fra demoni, personaggi storici ed il caos della guerra. La narrativa e la messa in scena, per quanto sappia di già visto, sia in parte con Nioh, ma soprattutto con decenni di Dynasty Warriors/Musou, risulta coinvolgente seppur contenuta e senza picchi. Si dipana attraverso una struttura di missioni lineari (con annesse missioni secondarie), quindi ancora una volta molto simile a Nioh.

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Corsair

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